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Incubatoio di valle di Corteno Golgi

L’incubatoio di valle di proprietà del comune di Corteno Golgi è parte integrante della Stazione di Idrobiologia Alpina, un centro specialistico dedicato alle attività idrobiologiche, anche con finalità didattiche e divulgative, allestito presso la struttura del Centro Visite della Riserva Naturale – ZSC Valli di Sant’Antonio. L’intera struttura è di proprietà comunale ed è stata realizzata nel 2011.La sua funzione è stata riconosciuta dalla Provincia di Brescia con atto prot. n. 0039465/12 del 21/03/2012. L’attività ha avuto avvio a seguito di dichiarazione di inizio attività alla Asl di Breno (BS) del 05/12/2012 (comunicazione sportello SUAP del 05/12/2012), è operativa e funzionale nel supportare le popolazioni ittiche di Trota fario locali (Salmo t. trutta) nonché funzionale alla gestione dell’attività della Riserva di Pesca delle Valli di Sant’Antonio.

E’ inoltre il centro di riferimento per la gestione conservazionistica di Cottus gobio, Scazzone, nelle aree alpine. La struttura, sita all’interno della ZSC – Zona Speciale di Conservazione – IT2070017 Valli di Sant’Antonio e nell’omonima Riserva Naturale, infatti, riveste un ruolo strategico non solo per aver identificato e tutelato un ceppo rustico locale di Trota fario, ma anche per la conservazione di specie prioritarie e di interesse naturalistico, quali Cottus gobio, lo Scazzone, oggetto tra l’altro di uno specifico progetto di restocking finanziato da Regione Lombardia con fondi FEASR – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, Misura 216, e con il supporto della Provincia di Brescia, Ufficio Pesca (lettera prot. n. 0028715/12 del 01/03/2012). Quest’ultima attività ha prodotto risultati concreti portando a configurare il centro quale unica struttura di riferimento in Regione Lombardia operante nei confronti del sostegno di Cottus gobio, a cui altri impianti da anni fanno riferimento per il trasferimento di know-how a riguardo. Presso la Stazione di Idrobiologia Alpina è stato redatto uno specifico Protocollo Sperimentale di allevamento per lo Scazzone. Le attività, sia consuntive che preventive, della Stazione di Idrobiologia Alpina delle Valli di S. Antonio e dell’incubatoio ittico di valle, vengono comunicate regolarmente agli enti competenti (Provincia di Brescia dal 2012 al 2016 e UTR Brescia dal 2016 ad oggi) attraverso la trasmissione del Piano Operativo Gestionale.

Le caratteristiche tecniche dell’incubatoio sono le seguenti:

  • il locale ha superficie di 22 m2 (5,00 m x 4,40 m), pareti rivestite con smalto atossico lavabile, fondo in piastrelle lavabili, cunette di scarico coperte da grigliato inox antitacco;
  • il locale è dotato di impianto elettrico e lavandino di servizio;
  • la struttura è alimentata da acqua di rete non trattata proveniente dell’acquedotto comunale;
  • la struttura produce Trota fario da riproduttori selvatici locali, prelevati annualmente all’interno dello stesso bacino idrografico in cui si trova l’incubatoio, immediatamente reimmessi nei siti di cattura al termine delle operazioni di spremitura;
  • le potenzialità produttive dell’incubatoio sono legate alla capacità di incubazione di n.2 batterie tipo “californiano”, ciascuna costituita da una serie di 3 vasche inox modulari per una capacità complessiva di incubazione pari a circa 100.000 uova di Trota fario; (capacità massima senza trattamenti farmacologici in condizioni di bassa densità: 20.000 uova, come da dichiarazione ATS).

L’incubatoio dispone inoltre di:

  • n.1 bacino seminaturale di dimensione 30 m3 (lunghezza 6,95 m x 4,25 m e profondità massima 1,5 m) all’esterno
  • una vasca di stabulazione in cls, tipo receway, a base rettangolare, di dimensione 1,5 m x 4 m x 1,5 m di profondità, all’esterno
  • vasca interna a ricircolo, in acciaio inox, con parete in vetro, di 3,36 m3 di volume (1,5 m x 0,8 m x 2,8 m) dotata di pompe e filtri, ma predisposta anche per funzionamento a sistema aperto, presso l’adiacente Stazione di Idrobiologia Alpina;
  • batteria di sistemi chiusi a ricircolo con refrigeratore per un volume complessivo utile di stabulazione pari a 0,7 m3, dotati di pompe e filtri, ma predisposti anche per funzionamento a sistema aperto m, presso l’adiacente Stazione di Idrobiologia Alpina.